mercoledì 2 maggio 2012

L'ARTE DEL MENTIRE


Fin dai tempi antichi la menzogna o il mentire, il dire bugie, ha sempre accompagnato l’uomo, in particolare si è visto che si mente su tutto e che non esiste un campo particolare.

Infatti, si può mentire al lavoro, con gli amici, con i genitori, con gli amanti, può capitare che mentendo così tanto, molti introiettano questo comportamento e lo fanno diventare una loro arte. In una rivista di psicologia, “Mente & Cervello” è stato pubblicato un articolo, che cercava di approfondire l’argomento.

Interessante ma da tempo risaputa, è la notizia che gli uomini sono propensi ad esagerare sul numero delle loro conquiste sessuali, mentre alcune recenti ricerche mostrano che le donne tendono invece a ridurre il numero delle loro esperienze.

Chiaramente le conseguenze di queste affermazioni, sia maschile che femminile sono di ordine sociale. L’uomo tende a gonfiare la sua virilità altrimenti ne sarebbe escluso, mentre la donna è costretta a sgonfiare eventuali incontri sessuali, perché potrebbe essere classificata dai termini sociali propriamente detti. In ogni caso sembrerebbe che, nessuno dei due può condividere la propria verità.Questo è un piccolo esempio che può nascondere qualcosa di più profondo.

Se si mente riguardo al numero di amanti si può continuare a mentire per moltissime altre cose. Si può mentire per omissione, e tramite le sottigliezze dei giri di parole. A volte versiamo lacrime di coccodrillo, simuliamo piaceri della carne e lanciamo finti sorrisi, riuscendo anche ad augurare “buona giornata” a chi non ci va proprio giù.

Mentire spudoratamente dunque risulta essere una piccola parte del vasto repertorio dell’inganno umano.Nel libro viene posta una domanda: “Perché mentiamo?” la risposta che viene data, è: “ Perché funziona”. Si è constatato che, mentire aiuta, e mentire a noi stessi ci aiuta ad accettare il nostro comportamento fraudolento, mentire ci aiuta a rendere più semplici le interazioni sociali, a manipolare gli altri e a stringere amicizie.

Qualche anno fa, Feldman ha dimostrato che gli adolescenti più popolari sono anche più bravi ad imbrogliare i coetanei. Mentire continua a funzionare, e benché mentire sempre sarebbe controproducente, ingannare spesso e bene continua a essere un passepartout per il successo sociale, professionale ed economico.Ironicamente afferma la stessa rivista, il motivo principale per cui siamo così bravi a ingannare gli altri, è che siamo bravi a mentire a noi stessi. Anche se siamo spesso pronti ad accusare gli altri di mentire, ci dimentichiamo in modo sorprendente della nostra duplicità. I raggiri di cui siamo stati vittime sono impressi a fuoco nella nostra memoria, ma le nostre bugie ci scivolano dalle labbra così facilmente che spesso non le riconosciamo per quel che sono.

Quello che è importante chiedersi, è se tutto ciò ha delle conseguenze negative su di noi e sul sociale. È vero che nel dire bugie ci sono vantaggi, ma questi vantaggi migliorano veramente la nostra vita? E soprattutto se ci sono persone che dicono bugie ci dovrebbero essere persone che credono a queste bugie.Alcuni studi hanno evidenziato che una persona che mente può essere scoperta attraverso il tono di voce, le pupille più dilatate, spesso si tende ad evitare lo sguardo con gli occhi e ci si irrigidisce.

Senza proseguire nei segnali per scoprire il bugiardo, la cosa che emerge è che nel momento in cui si mente, il nostro corpo non sembra d’accordo ed infatti non è in sintonia con quello che diciamo. Dire bugie, sicuramente è più facile che dire verità, ma, sicuramente la conseguenza è che ci allontaniamo sempre di più dal nostro Io. Infatti, dire bugie agli altri porta a dire bugie anche a noi stessi.

Come possiamo quindi scoprire qualcosa di noi se noi per primi ci inganniamo? Forse non interessa sapere perché siamo ansiosi o depressi o abbiamo attacchi di panico o disfunzioni sessuali. Ma sicuramente prima o poi con tutto ciò noi dobbiamo farci i conti soprattutto perché il corpo non mente.Forse nella nostra storia abbiamo incontrato persone che ci hanno mentito e per questo ci hanno procurato un dolore. Forse, e dico forse, il bisogno di continuare a credere alle bugie e quindi anche alle promesse, alle illusioni è il voler recuperare un affetto che ci è mancato.

“Dico bugie agli altri perché così soffrirò di meno e accetto bugie dagli altri così non soffrirò”. Anche se in realtà scoperto l’inganno si continua a soffrire. Provare a dire la verità nei momenti più difficili della propria vita e accettarne le conseguenze può aiutarci a stare meglio e a farci sentire più forti.