mercoledì 27 marzo 2013

IL METODO DI BELLA


Uno dei trattamenti alternativi più noti per la cura del tumore è il Metodo di Bella, detto anche Multi-trattamento Di Bella (in sigla MDB).

Questa terapia, priva di riscontri scientifici, fu ideata dal medico Luigi Di Bella che sostenne di curare il cancro senza appoggiarsi alla medicina tradizionale, ma adoperando solamente farmaci, ormoni e vitamine.

I farmaci e i composti somministrati, quali: somatostatina, infusione (3mg), bromocriptina (2,5mg), melatoniana (20mg), retinoidi (7g) e ciclofosfamide (50mg) sono i cosiddetti medicinali a “modulo fisso”, a seconda del tipo di tumore, infatti, si somministrano altri farmaci differenti caso per caso. La pratica non ha un periodo di tempo standard, infatti la cura prosegue a dosi complete fino al termine della patologia. Giunti a questo risultato i dosaggi vengono ridotti. Nel 1999 il Ministero della Salute testò il tale trattamento e sancì l’inattività e l’inefficacia terapeutica. Di Bella sosteneva di aver curato diverse migliaia di persone, senza mai però, pubblicare niente di importante in merito su una rivista peer review (valutazione tra pari) e senza mai specificare le cure associate che praticavano i clienti, come la più comune chemioterapia.

Vennero analizzati i grafici di sopravvivenza dei pazienti sottoposti al trattamento Di Bella e tutti rientravano nei parametri relativi alle forme di tumore in assenza di trattamento, ma nonostante ciò nel sito troviamo scritto: “L'MDB pertanto, rappresenta una soluzione efficace, causale, alle neoplasie, mentre la chemio non interviene sulla causa, ma sul prodotto del processo neoplastico: le cellule tumorali. Essa persegue l'illusorio, utopistico fine dell'eliminazione di tutte le popolazioni neoplastiche, parte delle quali comunque, con un adattamento mutageno, produce cellule sempre più refrattarie ai chemioterapici, dotate di alto indice proliferativo, che colonizzano rapidamente un organismo debilitato, i cui meccanismi antiblastici, omeostatici, immunitari, sono stati gravemente e spesso irreversibilmente compromessi dalla chemioterapia.” 

Ribadendo che ognuno è libero di scegliere il trattamento migliore per curarsi, invitiamo ancora una volta ad informarvi bene prima di procedere con qualsiasi terapia.