venerdì 15 maggio 2009

CESARE LOMBROSO: UN CONVEGNO A TORINO NE CELEBRA IL CENTENARIO

ACCREDITI entro il 19 maggio 2009 fino a esurimento posti.

Pochi sanno che il volto post mortem di Lombroso è tuttora conservato in formalina in un vaso di vetro: chi desidera vederlo può recarsi al Museo di Antropologia Criminale "Collezione Lombroso" presso l'Istituto di Medicina Legale a Torino.

Padre dell’Antropologia criminale, psichiatra, pioniere degli studi sulla criminologia oltre che fondatore della polizia scientifica: Cesare Lombroso è certamente una delle figure di scienziato italiano più conosciute e controverse della seconda metà dell’Ottocento.

L’Accademia di Medicina rende omaggio ad uno dei suoi più celebri esponenti il 22 Maggio in un Convegno per il centenario della morte dal titolo "LOMBROSO A TORINO, UN SECOLO DOPO"

Ideatore dell’evento il Prof. Pierluigi Baima Bollone, noto medico legale, saggista tradotto in tutto il mondo, nonché – molti anni dopo - successore di Lombroso alla cattedra di Medicina Legale nell’ateneo torinese.

IL MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE

È un evento di grande interesse per gli studiosi di Medicina Legale e di Criminologia, ma anche per gli appassionati e i non addetti ai lavori. Offre uno spaccato sulla società e in particolare sulla Torino di metà ‘800, una città pervasa da gran fermento economico e culturale, basti ricordare che tra l’88 e l’89 vi soggiornò anche Nietzsche. Il convegno ripercorre i rapporti tra Lombroso ed alcuni personaggi che hanno segnato la storia della medicina legale e non solo. Per prima l’amicizia con Giulio Bizzozero, patologo di fama internazionale: i due si conoscono a Pavia, in seguito Bizzozero si trasferisce a Torino e nel 1876 riesce a farvi giungere anche Lombroso.

Da ricordare poi la vicenda di Salvatore Ottolenghi, discepolo e collaboratore di Lombroso a
Torino. Nel 1904 il Maestro fa istituire una cattedra di polizia scientifica nell’Università di Siena che viene affidata ad Ottolenghi. In seguito fonda a Roma il moderno Istituto di Medicina Legale dell’Università e nel 1908 l’Istituto Superiore di Polizia, la prima famosa scuola che insegna ai poliziotti metodi scientifici, presa a modello in molti paesi.

Gli esperti, nell’occuparsi della bibliografia e dei tratti principali delle teorie lombrosiane, ne delineano le influenze sulla psichiatria dell’epoca e sulle dottrine mediche del ‘900, con riferimenti anche agli studi specialistici moderni. Lombroso - nella sua infaticabile ricerca dei caratteri che differenziano sani di mente, alienati e criminali - fu un misuratore dei caratteri anatomici dei soggetti delle diverse categorie e del cervello: vengono quindi analizzati i suoi risultati alla luce delle acquisizioni delle moderne tecniche di Imaging.

IL MUSEO E LE “RACCOLTE” DI LOMBROSO

Entro l’anno è prevista la riapertura del Museo di Antropologia criminale, fondato da Lombroso nel 1898. Nel corso del convegno verranno illustrati i problemi del riordino, dell’esposizione e della fruizione da parte del pubblico delle collezioni Lombrosiane.

La raccolta, iniziata nel 1859 nella sua camera d’affitto di studente - “spauracchio continuo del padrone di casa”, scrive egli stesso - diventa consistente nel periodo in cui è ufficiale medico e ha modo di misurare migliaia di soldati italiani e raccogliere molti crani e cervelli. Ritornato alla vita civile continua l’infaticabile raccolta e confessa anche “con i modi meno legittimi”, cioè mediante il saccheggio di cimiteri abbandonati sardi, valtellinesi, lucchesi e piemontesi, eseguito personalmente, dai suoi studenti e da amici. La collezione di crani si arricchisce grazie a numerosi contributi anche dall’estero, donazioni che dimostrano un diffuso e vivo interesse per le sue ricerche.

Lombroso muore nel 1909 lasciando disposizioni affinché il suo cadavere sia sottoposto ad autopsia ed i resti conservati nel suo museo (dove tuttora è esposto il suo volto, conservato sotto formalina). Chiede inoltre che gli si risparmino funerali e sepoltura, ma quest’ultima richiesta non viene rispettata del tutto: lo ricorda una lapide del cimitero monumentale di Torino, accanto a quelle del pittore Antonio Fontanesi e dello scrittore Arturo Graf.

STUDI E NOTIZIE POCO NOTI

Meno conosciuti i contributi scientifici del Professore che riguardano le indagini su cretinismo, gozzo e pellagra, e le ricerche per stabilire e differenziare l’uomo bianco da quello di colore: nell’ambito di questi studi arriva a prevedere – con oltre un secolo d’anticipo – che un uomo di colore sarebbe giunto al vertice della potenza mondiale. Ed infine le ricerche sui caratteri fisiopsichici che consentono di distinguere i soggetti sani di mente dagli alienati e dai criminali, e quelle sull’essenza del genio. Si tratta complessivamente di quasi 2000 scritti.

Tra i collaboratori celebri merita una menzione Camillo Golgi, studioso che Lombroso laurea in Medicina a Pavia nel 1865. Nel 1906 Golgi riceve il premio Nobel ex aequo con lo spagnolo Ramon y Cajal per l’invenzione di un metodo di colorazione delle cellule nervose della corteccia cerebrale basato sull’impregnazione argentina che ne permette lo studio al microscopio. Gli esperti, nell’occuparsi della bibliografia e dei tratti principali delle teorie lombrosiane, ne delineano le influenze sulla psichiatria dell’epoca e sulle dottrine mediche del ‘900, con riferimenti anche agli studi specialistici moderni. Lombroso - nella sua infaticabile ricerca dei caratteri che differenziano sani di mente, alienati e criminali - fu un misuratore dei caratteri anatomici dei soggetti delle diverse categorie e del cervello: vengono quindi analizzati i suoi risultati alla luce delle acquisizioni delle moderne tecniche di Imaging.

IL MUSEO E LE “RACCOLTE” DI LOMBROSO

Entro l’anno è prevista la riapertura del Museo di Antropologia criminale, fondato da Lombroso nel 1898. Nel corso del convegno verranno illustrati i problemi del riordino, dell’esposizione e della fruizione da parte del pubblico delle collezioni Lombrosiane.

La raccolta, iniziata nel 1859 nella sua camera d’affitto di studente - “spauracchio continuo del padrone di casa”, scrive egli stesso - diventa consistente nel periodo in cui è ufficiale medico e ha modo di misurare migliaia di soldati italiani e raccogliere molti crani e cervelli. Ritornato alla vita civile continua l’infaticabile raccolta e confessa anche “con i modi meno legittimi”, cioè mediante il saccheggio di cimiteri abbandonati sardi, valtellinesi, lucchesi e piemontesi, eseguito personalmente, dai suoi studenti e da amici. La collezione di crani si arricchisce grazie a numerosi contributi anche dall’estero, donazioni che dimostrano un diffuso e vivo interesse per le sue ricerche.
Lombroso muore nel 1909 lasciando disposizioni affinché il suo cadavere sia sottoposto ad autopsia ed i resti conservati nel suo museo (dove tuttora è esposto il suo volto, conservato sotto formalina). Chiede inoltre che gli si risparmino funerali e sepoltura, ma quest’ultima richiesta non viene rispettata del tutto: lo ricorda una lapide del cimitero monumentale di Torino, accanto a quelle del pittore Antonio Fontanesi e dello scrittore Arturo Graf.

STUDI E NOTIZIE POCO NOTI

Meno conosciuti i contributi scientifici del Professore che riguardano le indagini su cretinismo, gozzo e pellagra, e le ricerche per stabilire e differenziare l’uomo bianco da quello di colore: nell’ambito di questi studi arriva a prevedere – con oltre un secolo d’anticipo – che un uomo di colore sarebbe giunto al vertice della potenza mondiale. Ed infine le ricerche sui caratteri fisiopsichici che consentono di distinguere i soggetti sani di mente dagli alienati e dai criminali, e quelle sull’essenza del genio. Si tratta complessivamente di quasi 2000 scritti.

Tra i collaboratori celebri merita una menzione Camillo Golgi, studioso che Lombroso laurea in Medicina a Pavia nel 1865. Nel 1906 Golgi riceve il premio Nobel ex aequo con lo spagnolo Ramon y Cajal per l’invenzione di un metodo di colorazione delle cellule nervose della corteccia cerebrale basato sull’impregnazione argentina che ne permette lo studio al microscopio.


Venerdì 22 Maggio ore 9 – 17.30
Centro Incontri della Regione Piemonte
Corso Stati Uniti, 23 - Torino

PROGRAMMA: www.accademiamedicina.unito.it

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI
ACCREDITI entro il 19/5: convegnolombroso@gmail.com



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