sabato 14 ottobre 2017

CHE COS'È IL CRIMINAL PROFILING

In questo articolo illustreremo un metodo importantissimo nell'aiutare gli investigatori a individuare  soggetti criminali totalmente o parzialmente sconosciuti.




Innanzitutto il profiler si presenta come una figura professionale altamente qualificata, con competenze psicologiche e criminologiche che, analizzando la scena di un crimine nei più piccoli dettagli sulla base di studi e di conoscenze sia epidemiologici e conoscenze derivate dalla clinica, propone un’ identikit dell’aggressore, utilizzando elementi utili alla sua identificazione.

In generale il comportamento di un individuo riflette la sua personalità. Dalla scena del crimine si possono individuare elementi importanti che possono comprendere:

Le modalità che il soggetto mette in atto dei comportamenti illeciti (MODUS OPERANDI) o anche il classico biglietto da visita del delitto LA FIRMA.

Negli anni ‘70 venne intrapreso dall’FBI, il primo studio portato a capire l’utilità del profiling e vennero distinti assassini ORGANIZZATI e DISORGANIZZATI, si mette il rilievo la tipologia degli stupratori che possono appartenere a due categorie 
  • EGOISTA;
  • NON EGOISTA.
il profilo psicologico viene spesso utilizzato quando determinate tecniche investigative non possono essere applicate.

Edmond Locard formulò il principio di interscambio ipotizzando che quando due soggetti entrano in contatto l’uno lascia all’altro qualcosa di sé, pertanto un individuo che commette un crimine lascia sulla scena del crimine tracce di sé.

L’FBI usa uno schema per il profilo psicologico:

RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI: prove materiali, informazioni sulla vittima, informazioni medico legali, informazioni sull’ambiente, e fotografie sulle aree del delitto.

VALIDAZIONI DEL PROFILO: scena del delitto, processi;

PROCESSI DECISIONALI: tipo di reato, intenzione del reo, tempo necessario per commettere il crimine, luogo del delitto;

VALUTAZIONE DEL CRIMINE: ricostruzione, classificazione, tipo di autore se organizzato o disorganizzato, controllo della vittima, motivazione, dinamiche scena del delitto;

E infine, IL PROFILO CRIMINALE caratteristiche demografiche, caratteristiche fisiche, abitudini, comportamento prima dell’eventuale delitto, comportamento dopo il delitto, consigli per l’investigazione.

Il criminologo Canter propone un modello su base empirica e sul maggior numero possibile di informazioni sulla vittima:

COERENZA INTERPERSONALE: selezione delle vittime tipo di rapporto stabilito con esse.

CARATTERISTICHE DEL CRIMINALE: per individuare la natura del crimine e come viene commesso.

CARRIERA CRIMINALE: resa ad analizzare il comportamento delinquenziale per evitare e prevenire eventuali mosse

CONSAPEVOLEZZA FORENSICA: comprendere quanto il crimine sia stato mascherato mediante occultamento degli indizi ed eventuale cancellazione delle tracce.


Il criminal profiling trova applicazione nei seguenti casi:

  • SINLGLE MURDER apparente senza movente;
  • SERIAL MURDER in presenza di più eventi omicidiari 
  • MASS MURDER omicidio di più vittime nel corso di un unico evento
  • SPREE KILLING evento unico in più luoghi che porta alla morte di più persone
  • RAPE stupro
  • ARSON incendio doloso.

In caso di presenza di un eventuale cadavere all’aperto se non viene reso noto il ritrovamento, il criminale potrebbe tornare per controllare;

per tale motivo si dovrebbero considerare:
  • I DATI A DISPOSIZIONE 
  • I RESTI DEL CADAVERE
LA MESSA IN SCENA (staging) che comprende l’alterazione della scena del crimine prima dell’arrivo degli agenti di polizia, considerando l’abilità mentale di quali elementi è possibile modificare; secondo Douglas si parla di messa in scena per depistare le indagini.

È possibile che il serial killer vada a osservare il procedimento delle indagini.

Il termine vittimologia viene coniato da MENDELSOHN, viene considerata scienza empirica e viene fatta coincidere con l’uscita del libro di Henting, considerando i concetti: 
  • Criminale-vittima quando il soggetto può diventarlo a secondo delle circostanze; 
  • Vittima latente ha la predisposizione a diventare vittima in un certo modo ad attrarre l’aggressore;
  • Relazione vittima/aggressore il soggetto aggredito può diventare l’elemento scatenante dell’evento.
Il ruolo ed il comportamento della vittima sono particolarmente importanti per comprendere eventuali atteggiamenti nel criminale;

Le vittime si possono classificare tra attive e passive, Il passivo incoraggia il criminale;

L’attivo si può distinguere in: 
  • consenziente: incita a promuovere l’azione;
  • non consenziente provoca l’azione con il proprio atteggiamento.
Il peggiore o il minore rischio dipende all’intensità dell’azione violenta.

Potremmo concludere spiegando che il profilo criminale può dare la possibilità di integrare il lavoro degli esperti, riducendo i numeri dei sospetti di una popolazione, elaborando strategie di prevenzione e intervento.