
Lo staff, infatti, è composto da medici legali, antropologi, biologi, odontologi forensi e naturalisti, che si occupano del recupero e dello studio di resti umani, dell'identificazione del vivente, della costruzione del profilo biologico di sconosciuti con ricostruzione facciale, dell’ identificazione di cadaveri, delle ricostruzioni dinamiche di delitti in 3D, della valutazione dell'età biologica di viventi ai fini dell'imputabilità e molto altro…
Il LABANOF inoltre collabora da
anni con la trasmissione "Chi l'ha Visto", con la "DoeNetwork" (associazione americana che si dedica ai cadaveri senza
nome) e con l'Associazione Penelope (persone scomparse). È stata
creata una banca dati con la partecipazione con
il Museo Archeologico di Milano e con la Sovrintendenza dei Beni
Archeologici della Lombardia con lo scopo di studiare l’evoluzione
sociale e lo stato di salute della popolazione lombarda. Si sta
lavorando per creare una banca dati nazionale per dare un nome sia
alle persone scomparse che ai cadaveri; fino a questo momento tale
iniziativa è stata realizzata e gestita sul sito ufficiale del
LABANOF.
Senza dubbio un sito facile da consultare, ben organizzato e
utile perché risponde ad ogni domanda in maniera molto chiara. Per
ulteriori informazioni, consiglio di visitare il sito: www.labanof.unimi.it/
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